Chi non conosce Inside Out? Disney-Pixar nove anni fa ha aiutato grandi e piccini ad esplorare il mondo delle emozioni facendo prendere consapevolezza di come non esistano emozioni positive e emozioni negative, ma di come tutte quante siano funzionali alla crescita dell’individuo.
La sfavillante Gioia supporta Riley (la protagonista) nella sua crescita, ma i ruoli di Rabbia, Tristezza, Disgusto e Paura sono anch’essi fondamentali.
Impariamo così che la Rabbia è utile, la Tristezza è lecita importante quanto il suo alter ego, il Disgusto evita che si finisca in situazioni spiacevoli e un pizzico di Paura mette in guardia dai pericoli.
Queste sono le emozioni di base che sono presenti nelle fasi precoci dello sviluppo, sono innate e caratterizzate da una specifica espressione facciale universale e presente in tutte le culture.
Cosa succede quando stiamo male? Capita talvolta che non ci sia più equilibrio ed armonia tra esse. Se Tristezza ingombra tutto, l’umore inizia ad essere eccessivamente basso, non si prova piacere o interesse per le attività e sul versante della patologia possiamo ipotizzare uno stato depressivo. Quando invece Rabbia colora l’emotività con troppa insistenza prevale l’irascibilità, la tendenza a reagire in modo impetuoso, una tendenza distruttiva che porta all’eccesso e sfocia in disturbo da comportamento dirompente, disturbo oppositivo provocatorio o evolvendosi e strutturandosi può condurre anche ad un disturbo di personalità antisociale. E Paura? Se ogni cosa ci mette timore questo è indice di potenziali disturbi fobici e ansiosi e anche Disgusto può metterci lo zampino andando a esacerbare l’ansia e portando anche con sé i correlati dell’eventuale disturbo ossessivo-compulsivo o dei disturbi della nutrizione. Ma Gioia? E’ immune da questo quadro potenzialmente patologico? Direi di no. Esiste il disturbo maniacale (o ipomaniacale) che è caratterizzato da un’innalzamento spropositato ed eccessivo dell’umore che fa stare male tanto quanto un abbassamento drastico dell’umore e talvolta questi due stati possono anche alternarsi dando origine al disturbo bipolare.
Pertanto cosa impariamo? Nessuna di per sè è totalmente funzionale o totalmente disfunzionale. Se armonizzate e in equilibrio ciascuna serve allo sviluppo, alle interazioni sociali, alla crescita, al benessere globale.
Inoltre poi il merito di questo film d’animazione sta anche nel mostrare la forte connessione tra ciò che c’è dentro (inside) e ciò che c’è fuori (out), così come la bidirezionalità di questa connessione: le emozioni si manifestano all’esterno, così come le cose che succedono fuori influenzano i vissuti di tipo emotivo. Ma le emozioni sono solo queste? Assolutamente no! Con lo sviluppo emergono altre emozioni che possiamo definire secondarie, o più complesse, perché si strutturano a partire da una concezione di sé e dell’altro più matura e da uno sviluppo cognitivo più avanzato. Ma questo sarà argomento del secondo capitolo di Inside Out, ora al cinema. La pubertà di Riley ci permetterà di conoscere Ansia, Invidia, Ennui e Imbarazzo … ma questo sarà oggetto di un altro articolo. Stay tuned!