Psicologia

10..9..8..

Tempo fa una paziente mi ha offerto uno spunto di riflessione interessante: una metafora che dipingeva bene i suoi vissuti, ma che mi sembra anche corrispondere a quello che si può provare quando si decide di intraprendere un percorso di psicoterapia o un supporto psicologico.
Immaginiamo di essere in quei 10 secondi che l’arbitro sul ring concede a chi è al tappeto per rialzarsi o soccombere. Inizia il conto alla rovescia.. i pensieri si susseguono veloci come il battito cardiaco, forse anche di più..
10 “È la fine” …
.. 9 “Questa volta non ce la farò, il colpo era troppo forte” …
… 8 “Nulla cambierà” …
…7 “Mi merito davvero di stare meglio?” ..
…6 “Quali possibilità mi si prospettano?” ..
…5 “Perché non provarci?” ..
…4 “In fondo posso per lo meno provare” …
…3 “Si, proverò” ..
…2 “Mi rialzerò per me, prima di tutto, e poi anche un po’ per le persone che mi circondano” ..
…1″Ecco.. sono in piedi.. chi l’avrebbe mai detto!”
Quei 10 secondi sono fondamentali e determinanti sul ring, è come un limbo .. ma lì nel mezzo, nella transizione, è racchiuso non solo il potenziale della sconfitta ma anche l’opportunità del rialzarsi ed anche della vittoria. Non neghiamoci a priori la possibilità di rialzarci in piedi, o per lo meno di provarci.

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